APPROCCIO DATA-DRIVEN E SERVIZI ALLE PERSONE: UNA STRATEGIA WIN-WIN
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L’approccio data-driven, letteralmente il “farsi guidare dai dati”, è riconosciuto in tutti i settori come generatore di circoli virtuosi servizi-dati-servizi e, nel caso della sanità, come garante di cure migliori e sempre più precise, a vantaggio di persone in cura, imprese, servizio sanitario pubblico. I dati consentono infatti di prendere decisioni informate, basate su fatti oggettivi e conoscenza aumentata, che generano valore e business. Vediamo perché.
DATA-SCIENCE PER UNA PRECISION CARE
La data-science è un ambito multidisciplinare nel quale, sulla base di principi e tecniche matematiche, statistiche, di intelligenza artificiale e ingegneria informatica, si analizzano grandi quantità di dati estrapolando informazioni dettagliate funzionali all’interpretazione del contesto, alla creazione di conoscenza e all’orientamento di processi decisionali e di azioni. In ambito pharma i dati impattano direttamente sull’impiego delle terapie e dei farmaci, sulla conoscenza del loro comportamento, sulla revisione dei percorsi terapeutici e sull’impostazione di metodi dinamici che permettono di “correggere il tiro” in funzione delle informazioni che arrivano dal paziente. Nel campo della personalized medicine e della precision medicine l’industria farmaceutica riveste, dunque, non solo il ruolo di fornitrice di prodotti e di servizi, ma anche di driver di conoscenza insieme agli altri attori coinvolti nel sistema di cura quali, ad esempio, i centri che erogano le terapie e gli healthcare provider che supportano l’erogazione delle prestazioni.
I VANTAGGI DELLA DATA-DRIVEN GOVERNANCE
L’organizzazione e la valorizzazione dei dati permettono a chi eroga il servizio di creare una vera e propria cultura delle informazioni. Avvalendosi di soluzioni tecnologiche in grado di svolgere operazioni di data analysis e data quality è possibile, nel rispetto degli obblighi previsti dalla normativa privacy, estrapolare informazioni sul profilo clinico paziente, sugli effetti delle terapie, sul contesto ambientale nel quale ə pazientə vivono/ricevono le cure, sulla soddisfazione relativa all’assistenza ricevuta.
Le soluzioni tecnologiche, tuttavia, rappresentano una condizione necessaria ma non sufficiente per il raggiungimento della cosiddetta data-driven governance. Occorre una strategia manageriale che comprenda il valore dei dati e ne sfrutti appieno il potenziale per il perfezionamento di interventi in atto e/o l’impostazione di nuove linee di sviluppo.
UNA PREZIOSA FONTE DI INFORMAZIONI
La data-driven governance in sanità rappresenta dunque il fulcro della gestione ottimale di un’organizzazione perché raccoglie e analizza dati strutturati e non, fornendo al management una preziosa fonte di informazioni. A partire dai target (tipologia, età media, ecc.) di pazientə-clientə, la raccolta dati permette, per esempio, di individuare le soluzioni di patient journey e di accoglienza più adatte potenziando i servizi sanitari maggiormente richiesti, velocizzando l’erogazione della prestazione con una conseguente riduzione delle liste d’attesa e affrontando eventuali criticità di erogazione dei servizi. I dati, inoltre, restituiscono informazioni sull’appropriatezza prescrittiva prestandosi a un pronto intervento di riduzione dei costi e taglio del surplus, agevolando la rendicontazione anche agli enti pubblici di riferimento.
IL DATO DIVENTA PRODOTTO
I dati devono essere pensati come veri e propri prodotti, la cui gestione deve essere affidata a professionistə (domain data product owner) (Una data strategy per la sanità italiana, Anitec-Assinform). Per garantire efficacia ed efficienza, l’attività di raccolta dati deve permeare i servizi dedicati alle persone fin dal design dei servizi stessi. È in questa fase, infatti, che dovranno essere definiti: la natura e la tipologia di dati collezionabili nell’ambito del servizio proposto, gli obiettivi e gli strumenti ottimali di valorizzazione delle informazioni, le modalità e gli strumenti di raccolta, i parametri di privacy a tutela delle persone in cura coinvolte, le piattaforme tecnologiche da implementare.